5 modi per combattere la timidezza

5 modi per combattere la timidezza

Di fronte a molte situazioni diventi rosso in viso, ti sudano le mani, non riesci a parlare o a esprimerti sensatamente, hai il respiro corto, la voce strozzata, la tachicardia, non riesci a coordinare volontariamente i movimenti, spesso inciampi o rompi oggetti, hai mancanza di equilibrio?

Sono tutti manifestazioni della timidezza. Ma si può combattere e vedremo insieme come fare.

Timidezza temporanea, timidezza caratteriale e sociofobia

E’ necessario precisare che ci sono almeno 3 forme di timidezza:

1. La timidezza temporanea o localizzata

Si può manifestare solo in alcune occasioni, come nel caso di nuove conoscenze, o soltanto in relazione a un particolare dell’aspetto fisico: per esempio, ti consideri troppo grasso o troppo magro, oppure hai i capelli rossi o il naso pronunciato.

C’è poi un altro tipo di timidezza temporanea, che si potrebbe definire “di categoria”, nel senso che si manifesta sempre e solo nei confronti della stessa categoria, come l’altro sesso oppure verso un’autorità (genitore, datore di lavoro, forze dell’ordine ecc…). In questo caso, è bene capire il motivo che la scatena e intervenire su quello.

2. Timidezza caratteriale

Fa parte del carattere di una persona ed è solitamente dovuta a precedenti esperienze vissute. Si manifesta continuamente e non permette di evolvere, causando numerosi blocchi.

3. Sociofobia

C’è poi una forma estrema di timidezza che è la sociofobia, e che provoca terrore e angoscia quando ci si ritrova in mezzo alla gente.

È una forma che riguarda solo il 5% della popolazione e che ha bisogno di un trattamento mirato e più approfondito, per cui non bastano i suggerimenti dati in questo articolo.

Le 4 classi della timidezza

Ci sono poi diverse tipologie di manifestazione della timidezza e comprendono:

  • Timidezza d’azione.

Hai sempre paura di disturbare e contraddire l’altro. Non ti opponi mai, rifuggi le discussioni ed eviti di porre domande. In questo caso, la tua timidezza nasce dalla paura di essere poco stimato.

  • Timidezza di prestazione

Hai continuamente paura di essere giudicato. Anche rispondere a un’interrogazione in classe o parlare in pubblico ti terrorizzano. Diventa un ostacolo insormontabile trovarti a un incontro con colleghi o con il vicino di casa. Vieni considerato un “timido del quotidiano”. Sia parole che silenzi ti provocano sudorazioni e paralisi.

  • Timidezza della rivelazione di sé

Generalmente sei a tuo agio nelle varie situazioni, tranne nei casi in cui è richiesto di parlare della tua vita personale. In questi momenti, ti richiudi in te stesso e le persone che frequenti affermano di conoscere poco di te.

  • Timidezza di visibilità

Ti mette angoscia incrociare gli sguardi degli altri. Eviti tutte le situazioni in cui questo è richiesto.

Adesso che hai chiaro il quadro, riesci a inserirti in una delle tipologie elencate? Ti servirà per poter intervenire meglio.

Come posso fare per vincere la timidezza?

La timidezza nasce principalmente dalla mancanza di fiducia in te stesso e questa è dovuta probabilmente alle tue esperienze pregresse. Per combatterla, devi prima fare un lavoro di consapevolezza per capire da cosa è generata, per poi intervenire.

Prova a seguire questi suggerimenti per intraprendere il tuo cammino di consapevolezza e per superare la tua timidezza:

1. Prendi carta e penna e rispondi a queste domande:

  • In quali occasioni ti senti bloccato dalla timidezza?
  • Quali sono le sensazioni che provi in quei momenti?
  • Quali sono i tuoi pensieri più ricorrenti? (Per esempio: “Sto disturbando”, “Non sono desiderato”, “Stanno guardando tutti me…”).
  • Cosa pensi e cosa provi quando ti accorgi di aver superato il blocco della tua timidezza?

Mettere tutto nero su bianco, ti aiuterà ad avere più chiara la tua situazione.

2. Lavora sui tuoi pensieri

Tutto proviene da lì: dal modo in cui formuli i tuoi pensieri e da quanto credi ad essi.

Se credi davvero di essere timido, impacciato, che tutta l’attenzione degli altri sia rivolta a te, semplicemente fai accadere ciò che pensi.

Dovresti imparare a trasformare i tuoi pensieri. Di fronte a una situazione in cui ti viene richiesto di parlare in pubblico, per esempio, pensa che le persone presenti non sono interessate a te, ma a quello che hai da dire.

Per il 90% delle circostanze, non sei tu il centro dei pensieri degli altri. Prenderne consapevolezza ti aiuterà a concentrarti su altro piuttosto che sul loro giudizio nei tuoi confronti.

3. Agisci a piccoli passi

Solo agendo, puoi creare movimento e quindi ottenere un cambiamento. È inutile che io ti dica di non pensarci, di fare finta di nulla… non ti servirebbe a niente.

Quello che ti dico è: pensaci, ma agisci! Procedi a piccoli passi e fissa un obiettivo al giorno. Un esempio? Se non riesci a intavolare un discorso con persone incontrate per caso e che ti interessano, proponiti di fare la prima mossa. Domani, individua una persona a tua scelta, avvicinati e falle una delle classiche e non pericolose domande sulla situazione metereologica o sull’orario dei mezzi di trasporto, per esempio. Il giorno successivo, ripeti il passo precedente, ma questa volta cerca di proseguire con la discussione.

Vedrai che, procedendo a piccoli passi e per obiettivi, capirai che puoi farcela e acquisterai fiducia in te stesso. Una volta che avrai fiducia in te, tutto sarà più facile.

Aggiungi il tuo commento