Perché mi sento fragile e insicuro?

Perché mi sento fragile e insicuro?

Fragilità e insicurezza possono caratterizzare alcune fasi della nostra vita e sono collegate a periodi particolarmente difficili, soprattutto in caso di malattie o di morte.

Quando queste emozioni si prolungano per molto tempo, nascondono dei problemi che vanno affrontati.

Momenti di fragilità o fragilità comportamentale?

Fragili e insicuri ci siamo trovati tutti, almeno una volta nella vita. Ma quando queste sensazioni diventano stabili nel tempo, allora manifestano un problema che va individuato e affrontato. La buona notizia è che puoi sempre intervenire per avviare un processo di cambiamento che ti permetta di star bene con te stesso e di accettarti.

Fragilità e insicurezza comportamentale

La parola “fragilità” significa “facile rottura”. Chi si sente fragile si scoraggia facilmente, si demoralizza, preferisce non assumersi delle responsabilità. Ha una bassa autostima e spesso si affida agli altri perché non crede in se stesso. Ha continui sbalzi d’umore, non prende iniziative per paura di sbagliare, ha timore di essere rimproverato, si sente spesso attaccato e molte volte ha reazioni difensive esagerate. Ha la continua sensazione di essere fuori luogo, di peso, deriso, e spesso evita o fugge da molte situazioni. Questa fragilità e questa insicurezza mettono a dura prova sia uomini che donne, sviluppando in loro dei sensi di inferiorità, portandoli a chiudersi in se stessi.

Cosa c’è dietro la fragilità e l’insicurezza

Dietro la fragilità e l’insicurezza, c’è spesso un bambino sminuito, preso in giro, deriso e sbeffeggiato. C’è una sofferenza passata che non è stata superata e che reagisce al ricordo della mancanza di valore, della scarsa considerazione, dei rimproveri e delle svalutazioni. Tutto questo ti porta a credere di non avere il diritto di essere amato e apprezzato, anche se senti di averne un disperato bisogno.

Cosa posso fare per combattere fragilità e insicurezza

Adesso ti dirò una cosa che forse ti apparirà forte: spesso non ha senso andare a recuperare il motivo che è considerato causa del malessere. Anche perché, il più delle volte, lo conosci già. Si tratta piuttosto di ammetterlo a te stesso e di accettarlo. “Sono stato un bambino umiliato, beffeggiato, sminuito, bullizzato…” Ok: Sei stato tutto questo.  Ma oggi, chi sei? Chi vuoi essere? La soluzione? Agire. C’è un solo modo per avviare il cambiamento: l’azione. Ecco alcuni suggerimenti:

1. Lascia andare e agisci

Basta rimuginare. Basta piangere su te stesso, commiserarti, sentirti sempre attaccato e deriso. Tu sei qui e ora e hai la possibilità di prendere in mano la tua vita e di cambiarla. Lascia andare. Accetta ciò che è stato e riparti da qui: la vita è adesso, come recita una famosa canzone.

2. Lavora sui pensieri negativi

Non c’è niente di più limitante e dannoso che formulare continuamente pensieri negativi. Pensare continuamente a ciò che è stato, alla considerazione che gli altri hanno di te, al modo in cui puoi difenderti dagli attacchi degli altri, ti rinchiude in una prigione di sofferenza dalla quale ti è difficile uscire. Quello che potresti fare, è imparare a trasformare i tuoi pensieri. Uno studio condotto dal Dipartimento di Psicologia e Neuroscienze della Carolina del Nord (USA), ha messo in evidenza la relazione tra pensiero positivo e salienza incentivante. Dallo studio risulta che il pensiero positivo incentiva la motivazione e l’impegno a realizzare i propri obiettivi, stimolando il desiderio, inteso come processo teso alla soddisfazione dei propri bisogni. Prova a fare questo esercizio: fai una lista dei tuoi pensieri negativi più ricorrenti, ad esempio: “Non sono apprezzato”; “Non mi sento compreso”; “Non valgo nulla…”. Quando avrai finito, trasformali. Così, per esempio: “Io mi apprezzo”; “La sola comprensione di cui ho bisogno, è la mia verso me stesso”; “Ho tante potenzialità…”. Vedrai che imparerai a crederci e la tua vita migliorerà!

3. Ringrazia

Ringraziare è uno dei modi migliori per riconnetterti con te stesso e per apprezzare tutto quello che ti viene donato dalla vita. Rendere grazie ti dà forza e ti aiuta a superare le tue paure e le tue incertezze. Ogni mattina e ogni sera, ringrazia per cinque cose che hai avuto in dono. Dici che ti è difficile, trovarle? Pensa alla frase di una canzone di Modugno: “Tu dici ‘Non ho niente’, ti sembra niente il sole, la vita, l’amore?”. Pensaci. E vedrai che troverai sempre qualcosa per cui ringraziare. Pensa positivo. Ringrazia. Agisci. Cambierai il tuo modo di sentire e vedrai la tua fragilità e la tua insicurezza sciogliersi come neve al sole.

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