Soffro d’ansia? Quali sono i sintomi di un Disturbo d’Ansia e come gestirli.
Soffro d’ansia? Quali sono i sintomi di un Disturbo d’Ansia e come gestirli.
Nel corso della nostra vita, probabilmente tutti noi abbiamo detto di “avere l’ansia” per qualcosa: per un viaggio, per un esame, per un colloquio di lavoro o per una visita medica.
Ma cos’è questa parola che tutti noi pronunciamo di frequente? Quando diventa qualcosa che rende difficile svolgere le normali attività quotidiane?
Che cos’è l’ansia
Treccani.it definisce l’ansia come uno “Stato di agitazione, di forte apprensione, dovuto a timore, incertezza, attesa di qualcosa“. L’ansia è una condizione di allerta anticipatoria a fronte di un potenziale rischio; può determinare delle reazioni fisiologiche specifiche, come sudorazione, alterazione del tono della voce, accelerazione della frequenza cardiaca, sensazione di “fiato corto”.
L’ ansia è necessaria alla sopravvivenza dell’essere umano: permette di prepararsi ad una situazione di probabile pericolo e agire comportamenti (di attacco o di fuga) che permettono di uscirne illesi. L’ansia è strettamente legata alla paura, l’emozione che attiva una risposta di attacco o fuga per affrontare un reale pericolo imminente.
Talvolta, l’ansia non è più funzionale ma diventa una trappola, un freno per lo svolgimento delle normali attività quotidiane.
Ansia quotidiana e ansia patologica: le differenze.
In generale, una condizione diventa patologica quando invalida significativamente la vita della persona, ponendole delle importanti limitazioni.
Di seguito, ti mostro delle situazioni in cui si può parlare di “ansia quotidiana” e altre, in cui si può parlare di Disturbi d’Ansia.
Ansia “Quotidiana”:
- preoccupazioni per situazioni concrete della vita, che possono essere economiche, lavorative, scolastiche o familiari.
- Nervosismo (battiti più veloci, sudorazione) prima di eseguire una prestazione in pubblico.
- Attenzione per il proprio stato di salute e il benessere psicofisico.
- Tristezza e/o disturbi del sonno immediatamente dopo un evento traumatico.
Disturbi d’Ansia:
- preoccupazioni costanti che interferiscono con la vita quotidiana.
- Evitamento delle situazioni sociali per paura del giudizio e per paura di essere umiliati.
- Evitamento di oggetti o situazioni neutre che vengono valutate come una minaccia.
- Preoccupazioni costanti per il proprio stato di salute e rituali di controllo (ad esempio lavarsi costantemente le mani).
- Incubi ricorrenti, disturbi del sonno e ricordi pervasivi di eventi avvenuti mesi o anni prima.
I Disturbi d’Ansia nel DSM-5
L’ansia può essere tua amica, può accendere un campanello di allarme dicendo: “Ehi, dobbiamo stare attenti/e, potremmo essere in pericolo in questa situazione”. Altre volte, può essere una nemica: “Ehi, non possiamo affrontare il mondo: perderemmo”. Quando l’ansia diventa pervasiva e determina un’importante condizione di malessere, si parla di Disturbi d’Ansia, descritti nel DSM-5.
Nel DSM-5 il Disturbo d’Ansia Generalizzato (GAD), è descritto come stato di ansia e preoccupazioni per eventi aspecifici e generali. In genere, determina sensazioni come sentirsi tesi, preoccupati e incapaci di rilassarsi o concentrarsi. Ciò potrebbe essere associato a sintomi fisiologici come disturbi del sonno, stanchezza, disturbi gastrointestinali, dolori muscolari e mal di testa.
Il DSM-5 descrive anche: il disturbo di panico, la fobia sociale, il disturbo d’ansia da separazione, l’agorafobia, l’ipocondria, le fobie specifiche.
In questi casi (eccetto il disturbo di panico) lo stato d’ansia è prevalentemente legato a delle specifiche situazioni e/o oggetti.
Gestire l’ansia
Se ti trovi in una situazione in cui non riesci a gestire la tua ansia, il mio caloroso suggerimento è di rivolgerti ad uno specialista della salute mentale. Il primo passo per stare meglio è chiedere aiuto.
Dopo questa doverosa premessa, puoi provare a gestire l’ansia con esercizi di meditazione e di mindfulness: questo permetterà alla tua mente di focalizzarsi sul qui e l’ora, sulla consapevolezza del tuo corpo nello spazio circostante e sulle sensazioni corporee anziché su idee astratte e ipotetiche (che possono generare ansia).
Inoltre, puoi provare ad eseguire l’esercizio di respirazione che sto per proporti.
Questo esercizio ha l’obiettivo di ridurre le sensazioni fisiologiche spiacevoli che percepisci quando ti trovi in uno stato di ansia:
- inspira, trattieni un po’ d’aria e prova a contare lentamente fino a 10.
- Espelli l’aria, soffiando per circa tre secondi e inspira per altri tre secondi.
- Ripeti questo ciclo respiratorio per circa 8 volte.