“Mio figlio è aggressivo”. Perché succede e come superare il conflitto
di: Rosa
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“Mio figlio è aggressivo”. Perché succede e come superare il conflitto
Ha più o meno 13 anni e si rivolge a te con toni taglienti. Non ti senti rispettato e ti chiedi cosa hai fatto per meritarti tutto questo.
Se tuo figlio è aggressivo, ha i suoi motivi, che a volte riguardano te e altre no. E allora perché tuo figlio è aggressivo? E come puoi fare per superare il conflitto?
Perché tuo figlio adolescente è aggressivo
Innanzitutto, è utile dire fin dal principio che porsi delle domande sui motivi della sua aggressività non è sempre utile, in quanto i “perché” non offrono una soluzione immediata al problema.
Per produrre dei veri cambiamenti, hai solo un modo: agire.
“Ma qual è il modo più giusto per agire?”, ti starai chiedendo. Più avanti ti darò dei consigli che possano aiutarti, ma considera che per riuscire a produrre un cambiamento positivo è necessario che tu ti ponga in una posizione di ascolto.
Più che chiederti continuamente perché tuo figlio dica certe frasi o compia certe azioni, ascolta le sue parole e osservane i gesti. Solo facendo così, potrai riuscire a trovare il modo per risolvere il vostro conflitto.
Da uno studio condotto dalla Zaklad Psychologii Klincznej i Psychoprofilatki (Polonia) su 3800 studenti della scuola secondaria è risultato che l’aggressività della maggioranza di essi era dovuta a comportamenti inadeguati dei genitori. Incoerenza e autoritarismo, più di altri atteggiamenti, concorrono a causare le crisi aggressive degli adolescenti.
“Mio figlio mi tratta male”. Figli che non rispettano i genitori
Irascibili, irritabili e presuntuosi. È così che molti genitori descrivono i propri figli in questa fase della loro vita.
Tranne nei casi in cui non ci sono reali problemi comunicativi o, ancora peggio, di soprusi e violenze, gli adolescenti mettono in atto una serie di tattiche volte a cercare il conflitto per rivendicare la libertà e per esprimere la propria identità.
Stiamo parlando di ragazzi appena usciti dalla fase infantile che si ritrovano non più piccoli ma nemmeno adulti, e che vivono i primi segnali fisici della loro maturazione sessuale.
Hanno una forte voglia di indipendenza, ma vengono ancora considerati “piccoli” dai genitori, i quali tendono ad imporre ancora le proprie decisioni e i propri punti di vista: ecco il motivo della ribellione.
Come comportarsi, quindi, con un figlio aggressivo e che non rispetta i genitori?
Se stai adottando un comportamento eccessivamente severo, è utile che tu lo riveda perché comporta un inasprimento dei vostri rapporti.
Lo stesso vale se ti stai dimostrando troppo indulgente. Severità e indulgenza eccessive non sono mosse vincenti.
Vediamo allora cosa puoi fare per attenuare o eliminare il conflitto:
1. Concedi autonomia
Privazioni, punizioni e divieti rendono il vostro rapporto un inferno. Per la paura che tuo figlio possa sbagliare, non gli permetti di fare ciò che vorrebbe e la tua mancanza di fiducia lo rende vulnerabile.
Concedere una progressiva e sempre maggiore autonomia a tuo figlio è la soluzione migliore. Permettendogli di essere autonomo, gli chiedi anche di assumersi delle responsabilità e di risolvere da solo le conseguenze delle azioni commesse.
2. Incentra il rapporto sul rispetto reciproco
Nel momento in cui accetti che tuo figlio abbia una propria personalità, un proprio modo di essere e una sua privacy, gli stai dimostrando di averne rispetto.
In questo caso, potrai “pretendere” di averne da lui, facendogli capire che, se non fosse così, sarebbe un rapporto disequilibrato.
3. Cerca il compromesso
Lo so che temi che tuo figlio possa esagerare nelle sue richieste di autonomia, e non è un timore infondato. Ecco perché è necessario che voi troviate dei compromessi. Ad esempio, se ti chiede di poter rimanere fuori fino a mezzanotte, potresti accettarlo a patto di conoscere i suoi movimenti e il luogo in cui si troverà.
4. Decidi delle regole ferme
Le regole sono importanti e fissano dei limiti. È giusto concedere indipendenza e autonomia, a patto che vengano rispettati dei principi che siano validi per entrambi.
Potresti decidere, per esempio, che farà tardi con gli amici solo nel fine settimana o che, nei giorni in cui c’è scuola, non si usano i videogiochi prima di aver terminato i compiti. In questo modo, gli consenti di fare ciò che ama e assicuri che impari a lasciare spazio alla famiglia e allo studio.
In conclusione, essere autoritario e offensivo non ti aiuta, anzi, potrebbe complicare il vostro rapporto.
Mostrati comprensivo e pronto a collaborare. Ascolta le sue richieste, abbine rispetto e cerca con lui le soluzioni che facciano star bene entrambi. Vedrai che i conflitti, se non ci sono cause più profonde per le quali è richiesto un supporto psicologico, diminuiranno.